Verso l'Ipogeo

La strada che da Quinto porta a Santa Maria in Stelle è breve e piacevole, circondata da campi coltivati ricchi di ciliegi e filari di viti.

Seguendoli si arriva facilmente in questo piccolo centro abitato. Proseguendo per via Pantheon si giunge in una piazza medioevale, dalla forma irregolare, dominata dalla chiesa.

A sinistra, alla fine del muretto di pietra che separa la piazza dalla strada puoi notare un cippo romano che nei secoli successivi venne riutilizzato come base di una colonna crocifera e nel 1675 per reggere la lapide di condanna dei conti Zenovello e Provolo Giusti, due nobili colpevoli di gravi reati, tra cui il rapimento dell' Angiolina.

Osserva la facciata della chiesa: mattoni e tufo formano delle righe alternate, il portale invece è di marmo rosso di Verona.

 

 

La chiesa, che già esisteva nel X secolo,fu ricostruita nel XV secolo e venne consacrata nel 1491.

Per scendere nell' ipogeo, che è interrato a 4,5 m. di profondità, dovrai utilizzare una piccola scala di pietra, che trovi a destra della chiesa.

 

 

 

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Visita

Verso l'Ipogeo

Scendiamo

Entriamo nell'ipogeo

Il cuore dell'ipogeo

La cella di sinistra

La cella di destra

La sorgente

I lavatoi

 

Sai che cos'è un ipogeo?

Dal greco hipo=sotto+ghe=terra

E'  quindi una costruzione sotterranea che può essere adibita a vari scopi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sai che cos'è un cippo?

Un cippo ( dal latino cippum) è un blocco di pietra a forma di parallelepipedo usato, ad esempio, per segnare confini o segnare distanze chilometriche.

 

 

 

 

 

Ma chi era " l'Angiolina"?

"Angiolina" era una fanciulla, figlia di  una ricca famiglia veronese, che nel 1675 venne rapita dai conti Giusti, intenzionati a costringerla al matrimonio per impossessarsi della sua ricca dote.

Questa storia è stata raccontata, alla fine del 1800, nel romanzo "l'Angiolina" dell' abate Pietro Caliari.