Prendi il breve corridoio sulla sinistra e arriverai all'antico ingresso che, nell'Ottocento, era privo di copertura.
Un tempo una scala dal centro della piazza, permetteva di accedere all'ipogeo e alla sorgente.
Nota, sulla sinistra, una porticina metallica: se fai silenzio ed ascolti sentirai scorrere dell'acqua: è il cunicolo che porta ai lavatoi. Sulla destra ecco i piedi della statua di Publio Pomponio Corneliano, in marmo bianco di Carrara , calzati da sandali ben rifiniti.
Sull'apertura che conduce alle celle puoi leggere un'epigrafe:
P.POMPONIVS.CORNE
LIANVS.ET.IVLIA.MAGIA.CVM
IVLIANO.ET.MAGIANO.FILIIS.A.SOLO
FECERVNT
che spiega che Pomponio Corneliano, la moglie Giulia Magia e i suoi figli Giuliano e Magiano fecero costruire questo ipogeo.
Dovrai ora inoltrarti, per arrivare alle due celle, in un cunicolo piuttosto stretto. Attenzione a come ti muovi: è alto m. 1.65 e largo m. 1.02!
Percorrilo, osservando attentamente le pareti e scoprirai alcuni interessanti graffiti: cerca un simbolo cristologico e dei cerchi che racchiudono fiori a quattro petali che ritroverai nei motivi decorativi dei mosaici di alcuni ambienti dell'ipogeo.
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