La cella di sinistra

Guarda: in entrambe le celle sono presenti affreschi che narrano episodi biblici.

 

Risalgono alla fine del IV o all'inizio del V secolo d.C. e servivano per istruire coloro che dovevano essere battezzati e che, essendo analfabeti, non potevano leggere i testi sacri.

Sono ritenuti una delle testimonianze più significative dell'arte paleocristiana nell'Italia settentrionale.

Entra nella cella e guarda: ti trovi in un ambiente di forma semicircolare, riccamente decorato con colori caldi che si ripetono dal pavimento realizzato a mosaico agli affreschi delle pareti e della volta.

Osserva la volta: a partire dal lucernario sono dipinti elementi cilindrici di vari colori e di grandezza crescente che seguono ed accentuano la forma della semicupola. Alcuni elementi cilindrici presentano semplici decorazioni geometriche.

La cupola è separata dalla parte sottostante, che narra le storie bibliche, da una fascia a meandro, composta da una greca tridimensionale di colore rosso.

I cinque riquadri sono delimitati da lesene di colore rosso e giallo: cerca le decorazione geometriche di vario tipo incise nell'intonaco ed individua gli elementi vegetali dipinti.

 

 

Guarda attentamente gli affreschi: saresti in grado di riconoscere i personaggi e le storie narrate?

Inizia dal primo riquadro a sinistra: noterai subito una figura a cavallo di un asino, ha l'aureola intorno al capo e la mano alzata come per benedire i giovani sorridenti che, davanti alla porta di una città, lo accolgono stendendo un mantello a terra.

 

 

Puoi ora ipotizzare che questa figura, che indossa una tunica e pallio, rappresenti Gesù che entra in Gerusalemme.

Osserva ora il secondo riquadro: sulla sinistra spicca un personaggio seduto su un trono, indossa un abito regale e regge uno scettro. Alle sue spalle appare uno strano personaggio avvolto in un mantello da cui spunta un bastone  con punte aguzze.

Davanti al re, su una colonna, spicca una piccola statua dorata. I tre giovani, sulla destra, indossano una corta tunica e il berretto frigio, e sono rappresentati nell'atto di alzare le mani verso il lato opposto, forse in atteggiamento di rifiuto, mentre i loro occhi sono rivolti verso il re.

 

Sposta la tua attenzione sul terzo riquadro:

al centro ritrovi tre giovani, con le braccia alzate, forse in atteggiamento di preghiera, sopra una fornace, nelle cui aperture vedi la legna che alimenta le fiamme. Dietro di loro una figura vestita di bianco con un bastone in mano.

Secondo gli studiosi questi due affreschi raccontano probabilmente la storia dei tre giovani ebrei, narrata nel libro del profeta Daniele. Essi rifiutarono di adorare un idolo davanti al re babilonese Nabucodonosor che li condannò a morire nella fornace, ma un angelo del Signore

intervenne per salvarli. Simbolicamente l'affresco voleva comunicare che chi ha fede in Dio è destinato a salvarsi.

 

 

Osserva il riquadro successivo:

quello che forse più attira l'attenzione e suscita curiosità per la scena cruenta che vi è rappresentata.

A sinistra due soldati, che indossano una corta tunica con mantello, sono rappresentati nell'atto di far roteare sopra il loro capo dei bambini nudi, afferrati per i piedi. In basso a sinistra si vedono due bambini morti. A destra un personaggio regale ( osserva la corona sul capo, lo scettro e il ricco abito) alza la mano destra rivolto verso i soldati.

Puoi ora ipotizzare che l'affresco possa rappresentare la vicenda, tratta dal Vangelo di Matteo, che narra del re Erode e della strage degli innocenti.

 

 

Osserva ora l'ultimo riquadro purtroppo molto rovinato: rappresenta due animali, un bue e un asino.

 

 

La loro presenza potrebbe far pensare ad una Natività di Cristo, ma fa sorgere dei dubbi il fatto che essi occupino gran parte dello spazio; inoltre non si vedono tracce dei personaggi che di solito caratterizzano questa rappresentazione.

Forse i due animali potrebbero avere un significato solo simbolico.

Osserva la lunetta sopra l'ingresso della cella: nella figura centrale riconoscerai Cristo e intorno a lui gli apostoli, vestiti di bianco con i rotuli nelle mani, disposti in modo simmetrico. Cristo indossa una veste rosso porpora: nota nella parte terminale della veste una "I" ricamata ( è l'iniziale della parola greca "PESCE", le cui lettere formano l'acrostico "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore". È un'opera forse più tarda rispetto agli altri affreschi.

 

 

 

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Sai che cos'è l'affresco?

È una antica tecnica pittorica murale eseguita stendendo il colore su uno strato sottile di intonaco ancora fresco

 

 

 

Sai che cos'è un mosaico?

È una tecnica di decorazione che consiste nell'accostare tessere di materiale e di grandezza diversi, per comporre un determinato disegno sulla superficie intonacata.

 

Sai che cos'è un meandro?

È un intreccio, un percorso tortuoso , simile ad un labirinto.

 

 

Sai che cosa sono le lesene?

Sono delle fasce che servono, in questi affreschi,  da separatori, riproducendo pittoricamente dei pilastri addossati al muro.

 

 

Sai che cos'era un pallio?

In Roma antica era un indumento di origine greca consistente in un telo rettangolare bianco che veniva annodato al collo e indossato sopra la tunica.

 

 

 

 

Sai che cos'era un berretto frigio?

Era un copricapo a forma di cono con la punta rivolta in avanti usato durante la Rivoluzione francese e divenuto simbolo di libertà

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sai che cos'è un acrostico?

È un componimento poetico in cui le iniziali dei singoli versi formano, lette di seguito, una parola o una frase.